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Corte Suprema lasciata di nuovo senza presidente, il magistrato Carlos Lucero assume un ruolo ad interim


Giustizia

Per la seconda volta in meno di un anno, il magistrato Carlos Rodimiro Lucero Paz ha assunto la presidenza ad interim della Corte Suprema di Giustizia (Csj) a causa della mancata selezione di un nuovo presidente per l'organo giudiziario. I 13 magistrati ancora una volta non sono riusciti a raggiungere un consenso su un candidato, lasciando il leader della corte senza leader. La situazione si è sviluppata durante una tesa sessione straordinaria tenutasi la sera del 12 ottobre, quando i magistrati non sono riusciti a eleggere un presidente anche dopo molteplici tentativi e hanno deciso di rinviare le discussioni. Di conseguenza, Lucero, che funge da primo magistrato vocale, è intervenuto come presidente provvisorio come da regolamento giudiziario che prevede questo ruolo in assenza di un presidente. Lucero, parte del blocco dissonante all'interno del CSJ, aveva precedentemente prestato servizio in questa veste nell'ottobre 2024 per oltre un mese quando si verificò una situazione di stallo simile. Il suo mandato è segnato dalla continua lotta all'interno della corte tra il blocco dominante, guidato da diversi magistrati, e un piccolo gruppo dissenziente di cui Lucero fa parte. La mancanza di consenso deriva da divisioni interne, segnando una continuazione di un modello visto dal 2008 in cui raggiungere un accordo sulle nomine presidenziali all'interno del CSJ è stata una sfida continua. La presidenza ad interim ora ha implicazioni significative, tra cui la supervisione della nomina del prossimo procuratore generale. Nel frattempo, le dinamiche all'interno del tribunale sono ulteriormente complicate da controversie come la recente perdita di un visto statunitense per Claudia Lucrecia Paredes Castañeda, un tempo in prima linea per la carica presidenziale, che ha avuto un impatto sul suo sostegno all'interno del tribunale.